Vocabolaria: quando la parità di genere parte dalle parole

Presidente o presidentessa? Consigliere o consigliera? Vocabolaria, il progetto che dà importanza alle parole per colmare il gender gap.

La parità talvolta parte dal linguaggio. I linguisti spesso ricorrono al termine “comunità linguistica” per indicare, in generale, una comunità di persone che condivide lo stesso codice di segni, in cui la lingua rispecchia la cultura di un popolo. Tentare di sovvertire i luoghi comuni e iniziare dalla lingua a colmare il gender gap è un’idea che da qualche tempo, finalmente, sta iniziando a circolare anche nel nostro Paese. Ma i dubbi e le forzature restano tante. Ecco allora un progetto intelligente e utile: “Vocabolaria, fare la differenza. Sovvertiamo gli stereotipi, non la grammatica”.

Come Banca “rosa”, guidata da un CDA a maggioranza femminile, e insieme all’associazione IDEE, donne del credito cooperativo, siamo (donne e uomini indiscriminatamente!) colpiti ed entusiasti da questo progetto. L’iniziativa dell’associazione Piano F  pone l’attenzione su un utilizzo sessista della lingua e propone, semplicemente rispettando le regole di grammatica italiana, di cominciare a creare una comunità linguistica attenta, sensibile e consapevole. Cogliamo l’occasione dell’8 marzo per festeggiare le donne e iniziare a fare attenzione alle parole che quotidianamente usiamo nel rivolgerci a loro e ai ruoli che ricoprono. Iniziamo a parlare di donne e uomini con chiarezza, senza stereotipi.

Treccani alla mano, cominciamo ad applicare la grammatica, che non farà la parità, ma sicuramente aiuta!

Buona festa della donna!

 

 

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