La campagna UNiTE ha proclamato il 25 di ogni mese come “Giornata arancione”, un giorno per sensibilizzare e agire per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze. Come colore luminoso e ottimista, l’arancione rappresenta un futuro libero dalla violenza contro le donne e le ragazze.
La “Giornata arancione” invita gli attivisti, i governi e i partner delle Nazioni Unite a mobilitare le persone e a mettere in evidenza le questioni rilevanti per prevenire e porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze, non solo una volta all’anno, il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma ogni mese.
Anche BCC Basilicata, avendo aderito alla campagna dal 25 novembre al 10 dicembre, continua a tenere alta l’attenzione sul tema.
Il 25° giorno di ogni mese, l’UNiTE mobilita le persone in tutto il mondo per sostenere l’iniziativa #OrangeDay. L’iniziativa invita le persone di tutto il mondo a “indossare” il colore arancione e ad agire per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze nelle comunità, a casa, negli spazi pubblici, nelle scuole e nei luoghi di lavoro, durante i conflitti e in tempo di pace.
Microcredito di libertà, che cos’è?
Questo mese, per continuare a tenere acceso il riflettore arancione della parità di genere e dell’eliminazione della violenza contro le donne, focalizziamo l’attenzione sull’iniziativa del Ministero per le pari opportunità, in partnership con Federcasse, ABI, Ente Nazionale per il Microcredito e Caritas Italiana, denominata “Microcredito di Libertà”, una forma di supporto per le donne che hanno subìto e denunciato violenza.
L’iniziativa del “Microcredito di Libertà” prevede l’attivazione di un sistema di microcredito (imprenditoriale e sociale) dedicato all’emancipazione delle donne vittime di violenza maschile da forme di sudditanza economica che possono anche determinarsi o acuirsi nei casi in cui le donne denuncino le violenze subìte e si allontanino da contesti di supporto economico basati sui rapporti familiari o sociali nei quali le violenze si sono manifestate.
Come accedere al microcredito di libertà
Nel protocollo di intesa, che alleghiamo in fondo a questa pagina, si può leggere il funzionamento dell’azione.
In sintesi, l’ENM supporta il Ministero per le pari opportunità e la famiglia nella definizione, nel coordinamento e nel monitoraggio delle attività progettuali, nonché nel coordinamento dell’attività di orientamento delle donne vittime di violenza verso la possibile fruizione di misure di microcredito imprenditoriale o di microcredito sociale.
Nell’azione di orientamento sono coinvolti:
a) i centri antiviolenza e le case rifugio, che svolgono il ruolo di prendere in carico e aiutare le donne che hanno subito violenza; b) gli Sportelli territoriali del microcredito, attivati su iniziativa dell’ENM presso i Comuni, le Province, le Regioni, le Comunità montane, le Camere di commercio, le Università e i Centri per l’impiego.
Gli operatori svolgono attività di orientamento delle donne vittime di violenza verso gli intermediari aderenti al progetto Microcredito di Libertà al fine di attivare la richiesta di microcredito sociale o di microcredito imprenditoriale.