Potenza, il Don Giovanni della Ricciarelli debutta al Teatro Stabile
Martedì 7 maggio appuntamento alle ore 21 per la prima nazionale del Don Giovanni di Mozart con la regia di Katia Ricciarelli e la direzione artistica di Francesco Zingariello, in scena con otto giovani artisti della Camerata delle arti, un coro lirico, l’Orchestra della Magna Grecia e il sostegno di Bcc Basilicata
alle ore 21, la prima nazionale del “Don Giovanni” di Mozart, con la regia di Katia Ricciarelli e la direzione artistica di Francesco Zingariello, in scena con otto giovani artisti della “Camerata delle arti”, un coro lirico e l’Orchestra della Magna Grecia. Lo spettacolo è stato presentato nel pomeriggio, nel capoluogo lucano nel corso di una conferenza stampa nella sede della direzione generale di Bcc Basilicata, da Ricciarelli e Zingariello, e da Teresa Fiordelisi e Giorgio Costantino, presidente e direttore generale della Bcc Basilicata, banca di credito cooperativo del Gruppo Iccrea, che ha sostenuto il progetto. Il “Don Giovanni” che debutterà a Potenza – con artisti internazionali tra i 20 e i 30 anni (formati dall’Opera studio 2.0), Enzo Dimatteo regista collaboratore, Zingariello maestro direttore e concertatore, Damiano Pastoressa alla scenografia e Fabrizio Gobbi alle luci – avrà un allestimento lineare, e il finale della prima edizione andata in scena a Praga, con costumi del Settecento «con solo due colorazioni, il bianco e il nero, tranne per Donna Elvira – ha spiegato il direttore artistico – che vestirà di rosso». «Da anni mi batto per i giovani – ha detto Ricciarelli – perché servono nuovi talenti e una nuova e moderna visione dell’opera, da portare anche ai piu’ piccoli: oggi mancano le ‘palestre’, che dobbiamo ricreare, e questo è un progetto adatto a formare i nuovi talenti». Il “Don Giovanni” aprirà inoltre il cartellone di “Basilicata opere in atto”, con una ventina di spettacoli in tutta la regione. «Siamo contenti di sostenere chi produce cultura per il nostro territorio e la nostra regione. Da banca locale non potevamo non essere al fianco della Camerata delle arti e della signora Ricciarelli».
[ORIGINARIAMENTE PUBBLICATO SU “IL MATTINO DI FOGGIA]