Un vademecum per diffondere consapevolezza su discriminazioni di genere e molestie sessuali sul lavoro
Diffondere informazioni corrette e utili contribuisce alla generazione di consapevolezza. Il gender gap, le discriminazioni e le molestie sul lavoro sono di certo temi da non trascurare. Lo sanno bene le Consigliere di parità delle regioni italiane, authority vere e proprie il cui ruolo è monitorare, proteggere e far applicare le leggi in materia.
Nei primi mesi del 2020, con il fondo etico Bcc Basilicata, abbiamo contribuito alla realizzazione di una pubblicazione importante per la diffusione della consapevolezza sulle discriminazioni e le violenze in ambito lavorativo. Vademecum. Discriminazioni di genere, molestie e molestie sessuali. Come riconoscerle e come difendersi, questo il titolo dell’agevole opuscolo a cura dell’Avvocata Ivana Enrica Pipponzi, Consigliera di Parità della Regione Basilicata, con il supporto della Dottoressa Domenica Lomazzo, Consigliera di Parità della Regione Campania.
Vademecum per il Gender Gap
«L’uguaglianza senza discriminazione di genere è un principio che lentamente sta divenendo patrimonio culturale della nostra società. – scrive la Consigliera di parità lucana – Peraltro, l’attuale sistema normativo posto a tutela dei principi costituzionali di non discriminazione, di parità delle opportunità e di trattamento tra uomini e donne, testimonia – con sempre maggiore evidenza – un fondamentale mutamento di prospettiva nella valutazione delle problematiche attinenti al genere».
Nonostante questo, sono ancora in maggioranza le donne «la parte della società che subisce i danni collegati al precariato, alla disoccupazione, alle disparità di accesso al lavoro, alla carriera e di retribuzione (anche a fronte di uguale lavoro), alla mancanza dei servizi assistenziali ed alla carenza di strutture a supporto della famiglia e dei figli».
Molestie sessuali sul lavoro
Il vademecum, con una sezione specifica, approfondisce il fenomeno purtroppo sottovalutato delle molestie psicologiche e sessuali sul lavoro. Per molestie, si legge, «si intendono quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso e aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo».
Un’indagine ISTAT descrive un quadro di grandi numeri: sono 1.403.000 le donne che hanno subito, nel corso della loro vita lavorativa, molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Parliamo di circa il 9% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.
Ma sempre secondo Istat il 99% dei ricatti sessuali non viene segnalato alle forze dell’ordine; nell’81,7% la vittima non ne ha parlato con nessuno sul posto di lavoro e solo il 18,3% ha raccontato la sua esperienza.
La sinergia tra Bcc Basilicata e Consigliera regionale di parità
Il vademecum, è un tassello di quel percorso integrato, che contempla la formazione, il lavoro, le politiche sociali, l’educazione civica al rispetto delle differenze, la loro promozione come arricchimento sociale. Bcc Basilicata sostiene questo percorso con senso di responsabilità, in virtù dei valori intrinseci della cooperazione e del credito cooperativo.
È necessario sottolineare, diffondere e comunicare in tutti i modi possibili che la pluralità e l’inclusione sono principi primari rientranti nell’alveo dei Diritti Umani, e che le donne sono portatrici di pari diritti inviolabili di autonomia, libertà, autodeterminazione e di preziose differenze.
Con l’adesione a #orangetheworld, azione delle Nazioni Unite per le giornate dal 25 novembre al 10 dicembre, abbiamo un’occasione in più per unirci «alla voce delle donne e delle organizzazioni che – aggiunge Teresa Fiordelisi, presidente Bcc Basilicata – in ogni parte del globo stanno colorando queste giornate di arancione».
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